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Insieme per una Puglia che coltiva il futuro

AGRICOLTURA, I PUNTI

  1. Fondo di emergenza per Brindisi in caso di calamità naturali o fitopatie
  2. Prevenzione, monitoraggio delle colture e promozione delle pratiche agricole
  3. Semplificazione amministrativa per l’accesso ai fondi regionali ed europei
  4. Agricoltura circolare
  5. Sviluppo del turismo rurale e della formazione

La situazione oggi

Le politiche agricole regionali sono state guidate principalmente dal Piano di Sviluppo Rurale (PSR), finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). La programmazione più recente è stata il PSR 2014-2022, a cui è succeduto il Piano Strategico della PAC (Politica Agricola Comune) per il periodo 2023-2027. Si è acceso un faro sugli investimenti: sono stati erogati ingenti fondi per ammodernare le aziende agricole, migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità. Gli interventi hanno riguardato l’acquisto di macchinari e attrezzature innovative, la riconversione varietale delle colture e l’uso di energie rinnovabili.

La Regione ha attivato misure straordinarie per affrontare emergenze come la Xylella fastidiosa nel Salento e nella provincia di Brindisi, erogando fondi per l’espianto degli ulivi secchi a sostegno delle imprese colpite. Altre problematiche sono state affrontate fra le quali la crescita numerica delle popolazioni di cinghiale che sta determinando un importante impatto su scala economica e sulla sicurezza stradale evidenziato da un ingente incremento dei danni alle colture e dei sinistri stradali. La Puglia ha approvato il Piano Straordinario Regionale per il contenimento della fauna selvatica.

Abbiamo lavorato sullo sviluppo dell’agricoltura biologica e sulla sostenibilità: la Puglia è una delle regioni leader in Italia per numero di aziende e superfici agricole dedicate al biologico. I PSR hanno incentivato pratiche ecocompatibili, la produzione integrata e la riduzione dell’uso di pesticidi. Sono stati implementati bandi specifici, come la Misura 6.1 del PSR, per incentivare l’insediamento di giovani agricoltori con contributi a fondo perduto per l’avvio di nuove imprese.  Si è puntato a rafforzare le filiere agroalimentari, in particolare quelle strategiche per il territorio come l’olio extra vergine d’oliva, il vino e l’uva da tavola. La Regione ha promosso l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione per migliorare la gestione aziendale e la competitività, con investimenti nell’agricoltura di precisione.

La Puglia che va avanti

Nel futuro è necessario portare avanti con attenzione e competenza il lavoro di potenziamento della gestione delle crisi e delle emergenze. Ritengo importante la creazione di un Fondo di Emergenza Territoriale per Brindisi, gestito in sinergia tra Regione, consorzi di bonifica e associazioni di categoria, per intervenire tempestivamente in caso di calamità naturali (siccità, gelate, alluvioni) o fitopatie (come la Xylella).

È necessario puntare sulla prevenzione, con uno sguardo alla sanità pubblica, attraverso il monitoraggio costante delle colture e la promozione di pratiche agricole che limitino la diffusione di malattie delle piante, che hanno un impatto diretto sull’economia e, indirettamente, sulla salute delle comunità locali. È il momento di lavorare per semplificare le procedure burocratiche per l’accesso ai fondi regionali ed europei. Molti agricoltori, in particolare i più piccoli, faticano a presentare le domande per partecipare ai bandi di settore. La proposta rispetto a questo potrebbe essere quella di creare uno sportello unico provinciale a Brindisi per l’agricoltura, che offra consulenza gratuita e assistenza nella compilazione delle pratiche, accelerando l’erogazione dei contributi.

L’agricoltura del futuro ci impone di guardare alla siccità come una sfida enorme per il Brindisino e di proporre un piano straordinario per la provincia che preveda investimenti nella modernizzazione delle reti irrigue, nella realizzazione di invasi e nell’uso di tecnologie a basso consumo idrico. Ritengo fondamentale incentivare le aziende agricole a investire in pratiche di economia circolare, come il compostaggio dei residui agricoli per la produzione di fertilizzanti naturali, riducendo i costi e l’impatto ambientale.

La chiave, inoltre, sta nella promozione delle filiere di eccellenza: sostenere la promozione dei prodotti a marchio DOP e IGP della provincia di Brindisi (olio, vini, ortaggi) attraverso la realizzazione di campagne di marketing mirate e la partecipazione a fiere nazionali e internazionali. A questo sono strettamente legate tutta una serie di attività collaterali come corsi di formazione gratuiti per gli agricoltori, in collaborazione con università e istituti di ricerca (come il CRIA – Centro di Ricerca per l’Innovazione in Agricoltura) e le “masserie didattiche”, al fine nuove opportunità di lavoro anche per tanti giovani e integrare il reddito delle aziende agricole.

Proposte e Azioni.
La Puglia che va avanti!